BENVENUTO

I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale. AMOS OZ

mercoledì 14 ottobre 2020

4321


 E si comincia un'altra avventura libresca: "4321”di Paul Auster 

Ho grandi aspettative! 



domenica 4 ottobre 2020

Vento


 Il vento soffia a mezzogiorno,

poi gira a tramontana;

gira e rigira 

e sopra i suoi giri il vento ritorna


                                     Ecclesiaste


domenica 30 agosto 2020

I giorni passano...


...con più consapevolezza.


Eppure vedo tanta pochezza umana, presunzione imperante e deficienza sparsa. Mi aggrappo al futuro e cerco di plasmare il presente facendo tesoro di quanto le esperienze passate mi hanno insegnato.

venerdì 31 luglio 2020

Due mesi fa...

Se penso a due mesi e mezzo fa, mi viene da fermarmi e tirare le somme.  Tutto era vacuo, incerto ed evanescente come se ogni cosa dovesse prendere forma. Ora guardo fuori e vedo troppa incoscienza, poco senso civico nonostante l'atroce isolamento vissuto e la sofferenza di quelle persone che hanno perso qualcuno. Per non parlare di coloro che vigliaccamente sostengono la falsità dell'accaduto. Non voglio polemizzare, voglio vivere insegnando a mia figlia l'onestà. Odio chi urla, chi specula, chi è mediocre. Esiste gente speciale, silenziosa, portentosa che opera con ingegno. 

lunedì 20 luglio 2020

cosa significa leggere

Leggere può significare studio,
leggere può significare ricerca,
leggere può significare svago,
leggere può significare sacrificio,
leggere può significare fatica,
leggere può significare dovere,
leggere può significare opportunità, piacere, libertà.

Il libro è compagnia.

Il libro arricchisce e...

 ...crea un dislivello!
L'installazione è dell'artista messicano Jorge Méndez Blake titolata "El castillo/The castle, "L'impatto di un libro" (2007)

Il libro fa la differenza.

sabato 13 giugno 2020

Siti...che Scrittore!

Un libro incredibile, uno stile letterario impeccabile...in questo strepitoso video auto-presenta e descrive il suo ultimo capolavoro!

martedì 9 giugno 2020

lunedì 18 maggio 2020

Intervista a Daniele Mencarelli



















Indagine sull'animo umano 


Dialogare con Daniele Mencarelli per me è stato importante: mi sono sentita arricchita e le sue parole hanno mostrato tanta umanità. Credo davvero valga la pena leggere questo libro perchè le storie narrate rappresentano  la bellezza umana, a prescindere da cosa hai dentro, da quale male sconquassa la tua vita: tormento, dolore, voglia di salvarsi, di rinascere...ah, la potenza della lettura!

Grazie, Daniele per l'intervista che mi hai concesso (le sottolineature sono mie).

Tutto chiede salvezza, come nasce il titolo? E poi salvezza da cosa e a chi la chiedi, sei credente?
Ogni uomo porta dentro di sé il desiderio di poter salvare ciò che ama, scontando un secondo dopo l’impossibilità di realizzare questo desiderio. La salvezza di cui parlo nel libro è innanzi tutto dai mali, le ingiustizie di questo mondo, ma investe anche sulla speranza che possa esistere una salvezza senza tempo, più grande di tutto. Mi definisco un aspirante credente…

La copertina è un capolavoro, chi l'ha pensata?
La copertina mi è stata proposta dall’editore, ha convinto subito tutti, me per primo. La fotografia ha una storia particolare, il ragazzo immortalato è il fratello della fotografa, un ragazzo con problemi psicologici, il male che esprime, la sua chiusura rispetto al mondo, a se stesso, non è finzione. A me piace perché sa testimoniare in maniera immediata l’enorme bellezza dell’essere umano, una bellezza che resiste al male, spesso vissuta in maniera inconsapevole da parte di chi la possiede.

Parlaci della genesi del libro, come nasce l'idea di ambientarlo nel reparto psichiatria?
Questo romanzo, come il mio primo, parte da una vicenda biografica,  quindi il protagonista del libro si chiama Daniele per questo. Sono andato a riprendere alcuni fatti della mia gioventù per offrire, in un certo senso, la mia educazione sentimentale, ma non solo per questo, perché il tema della nevrotizzazione è nel corso degli ultimi due decenni semplicemente esploso. Ho tentato di offrire la mia visione rispetto a questo argomento così delicato.

A quale personaggio sei legato?
Non riesco a sceglierne uno, il protagonista vuole bene a tutti e cinque i suoi compagni di stanza perché ognuno riesce a restituirgli qualcosa di sé, perché sono tutti vulnerabili, soli al mondo, perché dentro la loro malattia brilla un’umanità straordinaria, sempre più rara da trovare.

Quando hai finito di scrivere il libro, come ti sei sentito? 
Questo è il secondo romanzo biografico, il primo è “La casa degli sguardi” ambientato nel ‘99. “Tutto chiede salvezza” racconta una vicenda accaduta nel ’94, quindi è un salto più indietro nel tempo. Questo per dire che la difficoltà di approccio rispetto alla scrittura che parte dal dato biografico l’ho scontata due volte, a dire la verità è stata piuttosto sofferta per il primo romanzo, mentre questo secondo è andato via più serenamente. O quasi…

Qual è il tuo rapporto con la scrittura, le parole? Quale scrittore, o poeta, o artista stimi e perché? 
La letteratura è stata fondamentale per la mia vita, perché mi ha permesso di conoscere persone che avevano rispetto al mondo uno sguardo molto simile al mio. Mi ha fatto sentire meno solo. Amo la poesia del novecento, un secolo spaventosamente ricco, specie proprio in Italia, ai nostri Caproni, Sbarbaro, aggiungo Eliot, Hughes, solo per fare i primi nomi che mi vengono in mente.

Fai parte dei 12 finalisti al Premio Strega e, tra meno di un mese si deciderà la cinquina. Quando l'hai saputo qual è stata la tua reazione, cosa hai provato, ti ricordi quel preciso momento? 
Ovviamente è stata una bellissima notizia, ancora più bella per quello che ci è capitato negli ultimi tre mesi, ovvero per la pandemia. La grande preoccupazione, essendo il mio romanzo uscito a fine febbraio, era quella di non poter fare tutto quello che si era organizzato, in termini di presentazioni e altroStare nei dodici ha permesso al libro di superare la fase più difficile, quella della chiusura totale. Quindi sì, bellissimo.

Perché il lettore dovrebbe scegliere il tuo libro? 
Amo quei libri che raccontano qualcosa di me e della mia vita dentro vicende, storie che con me non c’entrano affatto. Quindi quegli autori che sanno rintracciare il dato di umanità universale, che abita dentro di noi a prescindere da tempo e spazio. Credo che sia questa la caratteristica più bella del romanzo, vedere quanta somiglianza c’è tra quelli che si definiscono matti e gli altri, i sani, che pensano di essere al riparo da tutto….




domenica 10 maggio 2020

Proust...

È una frase che mi è sempre piaciuta, oggi l'ho ritrovata nei miei appunti e la condivido con voi. 

Buon inizio a tutti! 

Quel che rimprovero ai giornali è di farci prestare attenzione ogni giorno a fatti insignificanti, mentre i libri dove ci sono cose essenziali li leggiamo tre o quattro volte nella vita.
MARCEL PROUST, La strada di Swann

sabato 25 aprile 2020

Perché




Perché dovrei leggere?
Per imparare a pensare con la tua testa.
Non mi va di pensare. Quindi, ti chiedo nuovamente, perché dovrei leggere?
Per scoprire nuovi posti.
Ma io viaggio. Oh... perché diamine dovrei leggere?
Per non essere un mediocre.



lunedì 13 aprile 2020

Giorni sospesi

Posto una serie di immagini che descrivono il mio stato d'animo durante questi giorni sospesi, uguali, strani...






giovedì 2 aprile 2020

frase del giorno

<<C'è sempre la possibilità di ricevere una parola o uno sguardo da parte di uno sconosciuto che mantenga vivo il senso della fratellanza >>.

GEORG ELIOT
Il mulino sulla Floss


Cosa ne pensate?

sabato 21 marzo 2020

A proposito di...

...LIBRI ed EPIDEMIE

Ho scelto tre libri.  Per i primi due ho messo dei link, l'ultimo, invece, è un libro che mi ha riportato indietro nel tempo (2015) e al mio Gruppo di Lettura...

La peste di Albert Camus come può aiutarci a capire la psicosi da corona virus

Cecità di Josè Saramago ciò che l'uomo non vede


Anna di Niccolò Ammaniti quando tutto diventa possibile. Questo libro lo lessi nel dicembre 2015, condividendolo poi con i miei amici del Gruppo di Lettura e fu una serata memorabile perchè quella visione apocalittica, scaturita dal racconto, ci stupì tantissimo e ipotizzammo un possibile scenario terribile, spaventoso, tragico...










Mi piacque la frase scritta sulla quarta di copertina: "La vita non ci appartiene, ci attraversa" e in questo periodo dove la mia libertà è, giustamente, limitata penso a quando tutto questo terminerà, a come la mia vita in questo momento storico debba trarre forza per esplodere poi. 





Lo scrittore racconta che durante una vacanza siciliana,osservò un gruppo di bambini che, senza adulti nelle vicinanze, si dava regole organizzandosi in modo autonomo. Questa la genesi del libro.








Lo scenario è devastante: un virus uccide gli adulti e non i bambini. Anna (13 anni) custodisce un quaderno nero e consunto intitolato Le cose importanti che le ha lasciato la madre, in cui ci sono consigli e riflessioni. Scrive così «Il virus ce l’hanno tutti. Maschi e femmine. Piccoli e grandi. Nei bambini c’è, ma dorme e non fa niente», Anna lo legge e rilegge fino a saperlo a memoria, ma scopre che le regole del passato non valgono più e deve inventarne di nuove.



Mi mancano molto le considerazioni, le opinioni e le riflessioni che scaturivano dal mio GdL...

Stavano girando una serie tv, ma...

martedì 10 marzo 2020

Mi è venuta un'idea!



Ho appena finito di leggere Il museo delle promesse infrante di Elizabeth Buchan: è la storia di Laure che, a Parigi, apre un museo dove le persone comuni hanno la possibilità di "esorcizzare " il loro passato donando un oggetto legato ad una promessa infranta, ad un patto profanato, ad un impegno non mantenuto, ad un giuramento violato... Laure si porta dietro il suo carico di ricordi e decide di aprire questa galleria.




Il libro mi ha ispirato questa strana idea: lanciare un # (hashtag) e coinvolgere chi ha voglia di mettersi in gioco.

nome dell'iniziativa: #passatononpassato

cosa devi fare: descrivi con una frase un evento del passato che non riesci a scrollarti di dosso 

poi: fotografa un oggetto (un paesaggio o ciò che vuoi) che ti aiuterebbe a superarlo

e infine: postalo utilizzando #passatononpassato

lunedì 2 marzo 2020

Nevo, lo scrittore che mi ha rapito!

Da un po' di tempo non riuscivo a trovare uno scrittore che soddisfacesse la mia fame di lettrice. Niente. Sono molto esigente: il libro deve essere ben scritto, odio la banalità delle trame e i finali prevedibili.

Intravedo Tre piani e ricordo che una cliente, tempo fa, mi informava su un possibile film...  Scopro che lo scrittore Eshkol Nevo è nato il mio stesso anno (e nei suoi libri molti ricordi sono anche i miei), è israeliano (bene - penso - non ho letto mai letto nulla) e la trama mi affascina. Inizio e mi ritrovo a pagina 200 con una voglia incredibile di continuare. Rallento, ma tre giorni  dopo il libro è finito! Soddisfatta.

Morale: ho letto anche La simmetria dei desideri e me ne sono innamorata.






Se cliccate sui titoli potete leggere l'anteprima. Ah, dimenticavo. Ad aprile uscirà il film di Nanni Moretti.


lunedì 17 febbraio 2020

Per divertirsi creando...

Questi due libri meritano rilievo: due manuali da leggere e consultare. All'intermo le illustrazioni sono molto chiare e spiegano passo passo i trucchi per fare e creare tantissime cose .
 Età di lettura: da 8 anni. 

"Boy's book per ragazzi in gamba. Tutto quello che dovresti sapere per vivere l'avventura!"
Descrizione: Per giovani esploratori, ma anche per chi preferisce viaggiare con la mente. All'interno illustrazioni chiare e divertenti spiegano passo passo i trucchi per fare nodi, per seguire le orme, per leggere il cielo. 

"Girls' book per ragazze in gamba. Una miniera di idee facilissime da realizzare!" Descrizione: Tu e le tue amiche imparerete ad allacciare un pareo, cucinare con il miele, costruire un'altalena, fabbricare un acchiappasogni, riconoscere i frutti di bosco, costruirsi dei giochi, scrivere messaggi segreti e 1000 altre cose.

venerdì 31 gennaio 2020

Vi segnalo...

Cari amici vi segnalo questo libro: "La danza della parola. L'ironia come arma civile per combattere schemi e dogmatismi" di Giulio Giorello: cento pagine da "studiare". Perché? Per "fare la differenza", affinché la nostra quotidianità non sia mediocre. Leggete l'anteprima è poi correrete in libreria a comprarlo, ne sono sicura. Mi guardo intorno e sono felice di essere una-che-legge: mi permette di andare oltre le parole-chiave usate da chi vuole convincermi a SBAGLIARE. Questo libro ti fa entrare da un altro ingresso e ti permetterà di sviluppare un proprio senso critico. Lo sosterrò fino a rimanere senza fiato: la potenza della parola-scritta è ineguagliabile.   

Leggete, leggete, leggete!

giovedì 23 gennaio 2020

Ah, Schiavone Schiavone

Non amo i libri che hanno un seguito: non mi piacciono quelli che non si concludono e MAI avrei pensato di appassionarmi al commissario, anzi vice-questore SCHIAVONE (personaggio che raccoglie tutte le caratteristiche che apprezzo di una persona intelligente)

Poi esce la serie Tv e chi c'è come attore protagonista? Lui!

Eh no, vabbe'... non è possibile. Accidenti, mi piace tantissimo Marco Giallini.

Manzini caro, non vale... scrivi anche bene: costruzione personaggi impeccabile, mai scontate le trame e avvicenti le storie narrate.

Ah, Schiavone Schiavone

Ah già il libro...Titolo Ah, l'amore, l'amore di Giovanni Manzini edito Sellerio.

domenica 5 gennaio 2020

#inlibreria entra un...

Entra un ragazzino alto, magro con il cappotto nero tre quarti e una mano in tasca (per darsi un tono). I suoi occhiali da vista sono in metallo, tondi ed è impeccabile nel rivolgersi al suo amico per indicare un libro sullo scaffale.
Si guarda intorno e ostenta altezzosità, ma il viso da sbarbatello parla più dei suoi modi di fare. 
Chiedo: "Vi posso aiutare?" E l'amico con la mano indica il suo compagno: "Dunque... sì, mi servirebbe "La vita di Elsa Morandi"
Chiedo di nuovo: "Ma... è una lettura scolastica?" Risponde con un cenno di assenso. 
Sorrido e capisco che il libro è questo

Uscendo mi salutano e mi augurano buona giornata. Penso: "Che bello, almeno sono gentili!"