FILM |
LIBRO |
suburra /su·bùr·ra/ sostantivo femminile
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Il quartiere più popolare dell'antica Roma, fra il Quirinale, il Viminale, il Celio e l'Appio, socialmente ‘male abitato’; lett., il quartiere più sudicio e malfamato di una grande città.
Origine Dal lat. Suburra •1896.
Piazza della Suburra |
Rione Monti |
Roma,
luglio 1993. Tre uomini ˗ Botola, Lothar e Mandrake ˗ fanno un colpo
memorabile: vestiti da carabinieri, svaligiano il caveau dell’agenzia 91
della Banca di Roma. Lo sportello interno del tribunale di piazzale
Clodio. Il forziere che custodisce le ricchezze e i segreti di
magistrati, avvocati, notai, politici e poliziotti. Ma non potranno
raccontarlo a nessuno perché prima Botola spara agli altri due e una
volta tornato nella sua grande casa al Pantheon viene fatto fuori da
colui che aveva organizzato tutto: il Samurai, battezzato così da chi
Roma l’ha tenuta in pugno per anni. Il Dandi. Il Samurai è il leader di
un centro sociale di estrema destra, ‘Il Bagatto’, un posto nel quale
indottrina le nuove leve con idee rivoluzionarie. Ma c’è un ragazzo
deluso dal maestro, reo di essere uno spacciatore. Un criminale. Quel
ragazzo si chiama Marco Malatesta e vuole ucciderlo… Roma, oggi. La
capitale ha mutato radicalmente volto e anche la criminalità, persa per
sempre una leadership forte come quella del Freddo, del Dandi e del
Libanese, ha dovuto riorganizzarsi. Vi sono tante fazioni che si fanno
la guerra e solo un grande progetto può far tornare la pace: una grande
speculazione edilizia che vede coinvolti politici, criminalità
organizzata e chiesa. Un affare che trasformerebbe Ostia in Atlantic
City, ideato da chi sembra aver ereditato quel carisma adatto a
governare una città difficile come Roma: il Samurai. Ma deve fare i
conti con un vecchio amico. Un suo allievo. Marco Malatesta, tenente
colonnello dei ROS…
A metà strada tra sequel e spin-off di Romanzo criminale, Suburra è un noir spietato scritto a quattro mani da Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, i quali ci restituiscono una Roma imbastardita all’inverosimile, preda di avvoltoi pronti a cibarsi della sua carcassa e ricoprirla di cemento e sangue. Una suburra, appunto, nell’accezione più negativa del termine: un luogo in cui vige solo ed esclusivamente la legge del più forte; un palcoscenico in cui si muovono macchiette strafatte di coca: politici, prostitute, cravattari, criminali di vecchia data e nuove leve, uomini di chiesa, speaker radiofonici, giornalisti, carabinieri e giudici corrotti. Tutti pronti a sedersi al grande, squallido banchetto. Tutti con una loro storia. Tutti con un destino che s’intreccia. Soprattutto quello dei protagonisti di un romanzo che non spicca per la trama ma per il modo in cui è stato concepito; per la sua struttura che ben si presterebbe ad una sceneggiatura. Il Samurai e Marco Malatesta sono gli unici che dall’inizio alla fine seguono i propri ideali, giusti o sbagliati che siano. Gli unici che emergono all’interno di una massa magmatica di cui è davvero difficile tracciare delle linee e in cui si fa molta fatica a trovare tracce di redenzione. E la forza di Suburra sta proprio nel porre l’attenzione su un sottobosco che, attraverso gli occhi della finzione, potrebbe velare elementi di verosimiglianza e di aderenza ad una realtà che si fa strada attraverso i fatti di cronaca. In fondo, ci dicono Bonini e De Cataldo, cambiano i tempi; cambiano gli interpreti ma Roma resta una preda succulenta, teatro indiscusso del formidabile Romanzo criminale e di Suburra, un noir assolutamente da leggere. - See more at: http://www.mangialibri.com/libri/suburra#sthash.OZ7p7N8y.dpu
A metà strada tra sequel e spin-off di Romanzo criminale, Suburra è un noir spietato scritto a quattro mani da Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, i quali ci restituiscono una Roma imbastardita all’inverosimile, preda di avvoltoi pronti a cibarsi della sua carcassa e ricoprirla di cemento e sangue. Una suburra, appunto, nell’accezione più negativa del termine: un luogo in cui vige solo ed esclusivamente la legge del più forte; un palcoscenico in cui si muovono macchiette strafatte di coca: politici, prostitute, cravattari, criminali di vecchia data e nuove leve, uomini di chiesa, speaker radiofonici, giornalisti, carabinieri e giudici corrotti. Tutti pronti a sedersi al grande, squallido banchetto. Tutti con una loro storia. Tutti con un destino che s’intreccia. Soprattutto quello dei protagonisti di un romanzo che non spicca per la trama ma per il modo in cui è stato concepito; per la sua struttura che ben si presterebbe ad una sceneggiatura. Il Samurai e Marco Malatesta sono gli unici che dall’inizio alla fine seguono i propri ideali, giusti o sbagliati che siano. Gli unici che emergono all’interno di una massa magmatica di cui è davvero difficile tracciare delle linee e in cui si fa molta fatica a trovare tracce di redenzione. E la forza di Suburra sta proprio nel porre l’attenzione su un sottobosco che, attraverso gli occhi della finzione, potrebbe velare elementi di verosimiglianza e di aderenza ad una realtà che si fa strada attraverso i fatti di cronaca. In fondo, ci dicono Bonini e De Cataldo, cambiano i tempi; cambiano gli interpreti ma Roma resta una preda succulenta, teatro indiscusso del formidabile Romanzo criminale e di Suburra, un noir assolutamente da leggere. - See more at: http://www.mangialibri.com/libri/suburra#sthash.OZ7p7N8y.dpu
A proposito degli attori...
Paolo Germano interpreta l' organizzatore eventi mondani e si troverà a gestire una situazione difficile e pericolosa.
Pierfrancesco Favino nel film interpreta un politico corrotto.
Claudio Amendola interpreta "Il samurai" boss della malavita.
Piccola parte per Antonello Fassari che interpreta, magistralmente, il padre di Germano.
Alessandro Borghi interpreta "Numero 8", gestisce il malaffare della zona di Ostia. Si scontra con i metodi dei vecchi boss della città.
Greta Scarano interpreta la compagna tossica di Numero 8. Lo segue ovunque, lo ama tantissimo.
La settimana scorsa sono andata a vedere il film: mi è piaciuto molto. Bravissimi gli attori, bella fotografia e buona la regia.
Conoscevo già De Cataldo (lo scrittore) poichè ho letto Romanzo criminale.
Vi consiglio il libro e il film per non ignorare il marcio esistente!
Gli scrittori: Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini |
Il regista: Stefano Sollima |
Visto anche io qualche giorno fa e sono del tuo stesso parere. Ottima regia, ottimo cast :)
RispondiEliminaMoz-
Ah si, vado senz'altro a vederlo.
RispondiEliminaho visto anch'io il film, senz'altro buono...ma che orrore di realtà!!!!!! Lory
RispondiEliminanon per fascuarmi la testa ma è yn genere di fil che non mi piace
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