BENVENUTO
I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale. AMOS OZ
lunedì 13 luglio 2015
Tutti hanno una storia... e voi?
C'era una bimba che ogni volta che i grandi parlavano si annoiava: non li capiva, e poi sempre arrabbiati, ridevano per cose strane e-ppperò.. e-ccche-è? Non li capiva proprio. Si consolava con il gigante-amico che la seguiva e faceva capolino ogni volta che lei lo voleva.
La bimba si divertiva con i suoi amici, certo a giocare a campana, strega comanda colori, nascondino. Ma la cosa che le piaceva di più era costruirsi delle tende e nascondersi e sparire e sentire che il cuore le batteva fortissimo tapum tapum tapum... un tamburo... sembrava esplodesse boooom. Però le piaceva così tanto. Sapete con cosa costruiva le sue tende? Con l'involucro scricchiolante dell'uovo di cioccolato queli che si regalano a Pasqua! E poi invitava il suo (solo suo) gigante-amico e parlava, litigava, lo proteggeva e si sentiva sicura.
All'improvviso, però capì che non le interessavano più i giochi, volere che gli altri si accorgessero di lei, ma non ci riusciva perchè era troppo timida, troppo insicura, troppo imbranata... aveva suo padre che le ricordava sempre quanto fosse speciale, e bella, e unica. Non la viziava, no ma la amava così tanto che a lei bastava e ogni volta anche quando iniziò a crescere e quella bimba divenne donna lei continuava ad abbracciarlo, a baciarlo per sentire la sua presenza.
C'era una bimba che con i grandi non si divertiva, con i ragazzi si annientava, con gli adulti si rapportava con successo.
Cresceva con i libri, con le parole e con le storie, con la musica e con il mare...
E voi, mi raccontate la vostra storia? Per conoscervi un po' meglio!
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La bambina che ricordo,ascoltava i grandi che parlavano,non chiedeva ma si sforzava di capire il significato dei loro discorsi e cercava le verifiche nei fatti che seguivano.Così è cresciuta in fretta,imparando dalla osservazione del mondo che la circondava.Non aveva molti amici,trovava compagnia nei fratelli che coinvolgeva spesso in avventure anche rischiose per l'età.Crescendo,le cose cambiarono in fretta,catapultata in altre realtà,divenne timida,e si nascondeva dietro una scontrosità di comodo.La vita ha molte fasi,e la maturità ha coinciso con l'arrendevolezza,la disponibilità e un grande bisogno di capire ancora la vita.Non si finisce mai....
RispondiEliminaio ormai della fanciullezza ho solo dei vaghi ricordi, sono cresciuto tanto percorrendo la lunga strada della vita, adesso ho 67 anni quasi compiuti e non finisco mai d'imparare !
RispondiEliminaC'era una volta un bambino biondo, anzi più che biondo era quasi bianco. Tutti gli anni con la sua famiglia, mamma papà e fratello andava in montagna in Trentino. Era talmente biondo che la gente del posto gli parlava in tedesco e questo piccolo bambino biondo con le ganasce molto evidenti correva dai suoi genitori perchè quel suono gli faceva un po' paura.
RispondiEliminaGiocava nei prati con i grilli e appena si trovava davanti ad uno spazio un po' più largo giocava a pallone, le magliette diventavano i pali e le montagne le gradinate contro le quali urlare GOOOOOOALLLLLL!
Io di sicuro non ho la tua capacità nel descrivere la mia infanzia!^^
RispondiEliminaPerò ero una bimba molto vivace e curiosa, ed anche se ero (e sono) circondata da amici e famiglia che mi vogliono davvero tanto bene, sono sempre stata insofferente a tutto ciò che mi veniva imposto e mi mettevo spesso nei guai per questo.
Oggi sono ancora più o meno come allora, tranne per il fatto che ora decido io cosa fare ed evito come la peste i benpensanti! ;)
Baci!
S
http://s-fashion-avenue.blogspot.it